Settembre Bianconero 1974

YANKEE IN MARE!, YANKEE GO HOME!

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TePò
view post Posted on 18/10/2004, 11:09




Rinascita, 15 Ottobre 2004

Paolo Emiliani

Falluja sta diventando sempre più la città martire, la città simbolo
della resistenza patriottica irachena contro gli invasori.
Da ieri l'altro è in corso un attacco violentissimo contro la città
e tutta la sua popolazione civile.
Per tutta la notte si sono susseguiti indiscriminati bombardamenti
aerei (ormai gli yankee non si preoccupano nemmeno più di sostenere
la favoletta delle bombe intelligenti) e da terra prosegue
incessante il martellamento dell'artiglieria pesante contro la
città. L'operazione cominciata con raid aerei è continuata con il
sostegno aereo ai marines, ai soldati e alle forze collaborazioniste
a terra, con l'impegno di veicoli blindati, artiglieria, elicotteri
e aerei da combattimento.
Il comando Usa in Iraq ha confermato che si tratta di un assedio e
che "durerà finché Al Zarqawi, leader di al- Qaida in Iraq, non sarà
catturato".
Ancora una volta il nome di al-Qaida viene utilizzato dagli
atlantici per giustificare i loro crimini contro l'umanità, la loro
rabbia impotente contro la voglia di libertà e di sovranità
nazionale di un intero popolo che non intende piegarsi
all'occupazione.
In realtà gli americani non sono minimamente interessati alla
cattura di Al Zarqawi né hanno alcuna certezza della sua presenza a
Falluja, ma vogliono soltanto distruggere Falluja, un esempio
pericoloso per loro, un esempio che sta contribuendo ad incrementare
ancor di più il desiderio di libertà degli iracheni, sempre più
uniti intorno al partito Ba'th che guida l'esercito di liberazione
nazionale.
La strategia criminale è la stessa di sempre, quella che provocò i
bombardamenti sull'Europa, per terrorizzare, per colpire i
sentimenti di solidarietà tra popolo e dirigenti patriottici.
I veri terroristi sono quelli con la bandiera a stelle e strisce,
anche se con arroganza incredibile continuano a sventolare il
vessillo della lotta al "terrorismo internazionale".
Un comunicato degli invasori infatti sostiene che "forze di
sicurezza irachene (cioè i collaborazionsiti) e la Forza
multinazionale (cioè gli invasori) hanno lanciato numerose
operazioni a Falluja e nella sua regione allo scopo di impedire alle
forze anti-irachene (cioè la resistenza patriottica) di preparare
attacchi terroristici". Incredibile: i veri terroristi accusano di
terrorismo i legittimi resistenti.
Intanto ieri è iniziato in tutto il mondo islamico il ramadan, il
mese del digiuno dall'alba al tramonto.
Gli americani hanno certamente intensificato le loro offensive nella
speranza di trovare nemici debilitati, ma questo sarà un altro grave
errore di valutazione, uno dei tanti commessi da invasori violenti e
ignoranti.
Chi combatte per la libertà della sua terra, chi da tredici anni
vive sotto i bombardamenti, aggredito da un embargo infame, non
diminuirà certamente l'intensità del suo sforzo per un "dettaglio"
come questo.
Anzi, il Ramadan è vissuto assai intensamente come momento di
condivisione popolare e cementerà ancor di più l'unità del popolo
iracheno, a prescindere da ogni integralismo religioso.
Ma questi sono sentimenti che un esercito di mercenari, perché in
fondo di questo si tratta, le divise non possono camuffare gli
interessi personali dei combattenti, non può comprendere.
L'Iraq ogni giorno torna più libero sotto l'avanzare dell'esercito
di liberazione nazionale, ma ogni giorno gli invasori, sentendosi
più impotenti, aumentano il loro sforzo criminale e purtroppo, anche
per la prossimità delle elezioni americane e la necessità di un
successo militare rilevante da parte del presidente uscente Bush,
potrebbero indurre i criminali del Pentagono ad un gesto estremo,
all'uso di qualche arma "finale" dalla potenza spaventosa. Poi, come
fecero a Hiroshima e Nagasaki direbbero al mondo lobotomizzato dai
media che si è trattato di una necessità per far terminare una
guerra.
Considerando centinaia di migliaia di morti innocenti solo un danno
collaterale.

QUANDO GLI YANKEE CI HANNO "LIBERATO" ERA COSA BUONA E GIUSTA .... ORA CARI COMPAGNUCCI COMA LA PENSATE???
 
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SR88
view post Posted on 20/10/2004, 12:09




io mi chiaedo anche dove cazzo erano tutti questi pacifisti quando la ex Unione Sovietica invadeva l'Ungheria ,l'Afghanistan e tutto il resto
 
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TePò
view post Posted on 20/10/2004, 12:38




Erano in vacanza a Cuba!
 
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SR88
view post Posted on 22/10/2004, 11:09




a farsi le canne
 
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settembrina86
view post Posted on 22/10/2004, 19:57




bleah, che schifottolo...
 
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Tj-AN
view post Posted on 28/10/2004, 11:42




Intanto, caro Tepò, se non ci avessero liberato i meriga' sarebbe arrivata l'Armata Rossa e staremmo tutti molto meglio, sul piano morale se non su quello materiale... Poi questa volta pare che le ali "estreme" siano d'accordo sull'opposizione alla guerra in Iraq. Certi articoli del Manifesto o ancor più di Liberazione non differiscono molto da quello da te riportato. Secondo me c'è anche un bel po' di demagogia e di semplificazione anche da parte nostra (noi che siamo contrari a questa guerra, intendo): se è vero che l'Iraq non era una minaccia per nessuno, che era un paese sovrano -benché governato da uno spregevole tiranno-, che non aveva alcun collegamento col terrorismo internazionale, è anche vero che ora, proprio per colpa dell'invasione statunitense, il terrorismo in Iraq c'è, eccome. Non voglio fare il gioco di chi confonde gli iracheni che prendono le armi contro lo straniero protervo e invasore con gli esperti del terrore internazionale -ben addestrati da chi ora li dovrebbe combattere- che sognano un mondo sotto la cappa asfissiante della religione e dell'ignoranza (che sono sinonimi, se la religione viene imposta). Voglio solo dire che probabilmente il troiaio mediorientale sta sfuggendo di mano agli stessi padroni del mondo, che sono impotenti a combattere una guerra di popolo con le loro armi di sterminio; ma stiamo attenti a giustificare la feccia che in questa guerra di popolo si nasconde, e prospera, perché l'ipocrisia e la violenza imperialista non può che attirare la simpatia di molti sui nemici dell'America, per quanto infami e alieni alla storia e alla cultura irachena essi siano. La "guerra al terrore" sta fallendo, perché non si possono potare i rosai col lanciafiamme, né si può martoriare con bombardamenti aerei una città solo perché, pare, forse, chissà, l'ha visto qualcuno, dicono che una volta un cugino di Al Zarqawi andava in vacanza a Falluja (allo chalet "l'Assiro Felice"). Stiamo però attenti, tutti, a non perdere di vista che il nemico non è l'americano in quanto tale, il nemico -a mio parere- è l'imperialista, che sia lo yankee ignorante e vitaminico o il mistico assassino che si proclama inviato di Dio o di Allah o di qualche altra figurina Panini. Anche per questo sono sempre più convinto che l'Armata Rossa in Afghanistan difendesse anche me. Ci hanno fatto credere che lo spirito di libertà e la democrazia occidentale si coniugassero perfettamente con l'infamia e la barbarie di Bin Laden, della CIA e dell'altra feccia che i nostri media occidentali incensavano quando violentavano le donne che non portavano il velo o assassinavano con mille raffinatezze orientali i sovietici catturati; ma la verità è come una scoreggia in acqua, torna sempre a galla. Purtroppo non possiamo neanche dire "se li godano gli americani, i mostri che hanno creato", perché dobbiamo goderceli tutti. Infine, le invasioni sovietiche dell'Ungheria e della Cecoslovacchia provocarono la prima duri scontri all'interno del PCI di allora, con abbandoni di massa; la seconda fu invece condannata da tutto il partito comunista italiano, e segnò il definitivo distacco tra URSS e PCI. Non facciamo demagogia.
 
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5 replies since 18/10/2004, 11:09   412 views
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